Eventi
Versiliana Festival | Tu vuò fa Re..Carosone – Pietrasanta
/0 Commenti/in La Versiliana - Marina di Pietrasanta Concerti / spettacoli Pietrasanta /da InversiliaNewFranca Dini Eventi
presentaMusica e parole “Tu vuo’ fa Re..Carosone”
conduce Dario Salvatori
direzione artistica Franco Fasano
ingresso libero fino ad esaurimento posti
(in occasione degli eventi saranno raccolte donazioni a favore di Anffas Onlus Massa Carrara e alla Consulta del Volontariato di Pietrasanta)
La manifestazione Musica e Parole, ideata e prodotta da Franca Dini, per la stagione 2020 sente l’esigenza di ricordare la musica napoletana e dunque la squadra con Dario Salvatori alla conduzione, Franco Fasano alla direzione artistica con la partecipazione di Giorgio Verdelli autore e regista rai, si prepara ad un viaggio nel mondo musicale napoletano con l’omaggio a tre grandi interpreti: Fred Bongusto Renato Carosone e Pino Daniele.Versiliana Festival | Il prestito – Pietrasanta
/0 Commenti/in La Versiliana - Marina di Pietrasanta Concerti / spettacoli Pietrasanta /da InversiliaNewVersiliana Festival | dall’inferno all’infinito – Pietrasanta
/0 Commenti/in La Versiliana - Marina di Pietrasanta Concerti / spettacoli Pietrasanta /da InversiliaNewMONICA GUERRITORE
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DALL’INFERNO ALL’INFINITOLo spettacolo ha aperto le giornate della lingua italiana 2015 all’Accademia della Crusca e nell’Aula Magna dell’Università la Sapienza di Roma
La potente forza creativa dell’Immaginazione delle pagine di Hillmann e Citati accompagnano e forse spiegano (in parte) la discesa nel nero, nell’intima natura umana, che Dante mette in versi nei canti iniziali dell’Inferno (Divina Commedia); la sua ricerca e il suo incontro con le parti del Sé. Nelle bellissime parole di Wagner, la forza della musica (che accompagna tutta la performance) diventa motore emotivo e precede, accompagna e amplifica il tormento delle passioni amorose (Paolo e Francesca), di abbandono (La Tentazione della Valduga), di ferocia come nel canto del conte Ugolino. Di abissi naturali che portano in scena anche figure materne e paterne: Pasolini, Morante.
Tutto rende la ricerca e il racconto interiore e poetico di Maestri lontani tra loro per epoca, un’unica grande anima che racconta le infinite vie della testimonianza del Sé..
Le parole di Umberto Eco e del grande psicanalista Galimberti accompagnano, noi uomini di oggi, nella comprensione del nostro Inferno interiore e dell’Infinito intuìto…Tutto percepito e a noi consegnato da un’unica fonte, l’Intuizione artistica, di uomini e donne che hanno “cercato se stessi”(C.Pavese). NOTE DI REGIA Nella mia intenzione, il desiderio forte di sradicare parole, testi, versi altissimi dalla loro collocazione “conosciuta” per restituirgli un “senso” originario e potente, sicura che la forza delle parole di Dante, togliendole dal canto e dalla storia, ci avrebbe restituito un senso originario, ci avrebbe condotto all’interno delle zone più dense, oscure e magnifiche dell’animo umano. Sicura che, seguendo un percorso di incontro con le sue figure di riferimento (Virgilio, il suo super-Io, Beatrice/Francesca e gli aspetti del Femminile, il Caos dell’Inferno, Ugolino, il Padre) si sarebbe potuta avvicinare intimamente l’ispirazione originale di Dante nell’affrontare la Divina Commedia. Senza paura dei tagli e senza paura di proseguire quel racconto con parole, e testi altissimi di altri autori, più vicini a noi, come Morante, Pasolini, Valduga.
A noi solo il merito di “esserci” e “dire” e “ascoltare”. A voce alta… Col cuore e con la testa… E alla fine “e naufragar m’è dolce in questo mare (…) e quindi uscimmo a riveder le stelle”. Forse…
LA NASCITA DELLO SPETTACOLO Come altri miei spettacoli, e penso a Giovanna D’Arco, non ho mai messo in scena lavori “finiti”. Forse per rispetto, per timore, la mia intuizione vivida e precisa da subito ha avuto bisogno di praticare dal di dentro il lavoro per poterlo poi, nel tempo, nelle repliche, nel pensiero su di esso modificarlo, impastarlo, sformarlo fino a renderlo simile se non uguale alla mia intuizione originaria.
Il viaggio di Dante quella notte tra il 7 e l’8 aprile del 300 mi ha trascinato in un volo ininterrotto di apparizioni e immagini mentali che non potevano esaurirsi nelle sue immagini. Portavano con sé archetipi simili, assonanti e musiche e sensazioni che piano piano piano sono diventate viaggio interiore… e che ancora non sono esaurite.
“Prima o poi sarebbe interessante fare un’opera che mostrasse in ognuno dei suoi nodi, la diversità che vi si può presentare alla mente e tra cui essa sceglie l’unico seguito che sarà offerto poi nel testo…” Paul Valèry .
ELENCO TESTI
Dante Alighieri – La Divina Commedia I canto – II canto (Incontro con Virgilio/Beatrice) – III canto (Ingresso nell’Inferno) – V canto (Paolo e
Francesca) – XXXIII canto (Conte Ugolino) – XXXIV canto (uscita dall’Inferno)
Pier Paolo Pasolini: Supplica a mia madre – Elsa Morante: Menzogna e sortilegio (inizio) – Patrizia Valduga: Cento Quartine (la Tentazione) – Gustave Flaubert: Madame Bovary (estratto) – Victor
Hugo: Pathmo – Giacomo Leopardi: L’Infinito – Cesare Pavese: Ultimo scritto
ELENCO MUSICHE
Giya Kancheli: Largo molto da Opera, diretto da Rudolf Werthen – Alberto Iglesias: Alice vive Ryūichi Sakamoto: Heartbeat – Samuel Barber: Adagio per archi e oboe, diretto da Leonard
Bernstein – Musica etnica indiana – Amalia Rodriguez: Caminhos dos deus – Eleni Karaindrou:
Depart and Eternity theme – Craig Armstrong: Laura’s Theme
Versiliana Festival | Claudio Bisio e Gigio Alberti – Pietrasanta
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Ma tu sei felice ?
lettura-spettacolo dal libro di Federico Baccomo
con Claudio Bisio e Gigio Alberti tratto dal libro “Ma tu sei felice ?” di Federico Baccomo Produzione Solea Distribuzione Terry Chegia
Due uomini seduti al bar. Parlano, parlano… Intorno a loro nessuno. Nemmeno i camerieri che dovrebbero portare da bere. Situazione strana. Ma i due non ci badano. Parlano. Di tutto. Mogli, figli, parenti, giovani e vecchi, avventure, tradimenti, scuola, medicina, amici, lavoro, criminalità. I due, Vincenzo e Saverio, sono benestanti, hanno tutto quello che si potrebbe volere, forse anche di più. Ma niente va, secondo loro, come dovrebbe andare. E così snocciolano le loro teorie, le loro ricette per la soluzione di ogni problema. Che rivelano tutti i peggiori difetti dell’uomo. Maschilismo, egocentrismo, razzismo, faciloneria, superficialità. Ma lo fanno con un un’inconsapevolezza totale, con un candore talmente assoluto, da risultare simpatici. Da una sola domanda rifuggono. Come se fosse pericolosa da affrontare. Come potesse fare cadere il castello di carte che stanno costruendo. E la domanda è “Ma tu sei felice?”. E quella che sembrava essere una tranquilla chiacchierata al bar si rivelerà essere qualcosa di più.
Versiliana Festival | Fabrizio Corucci e La RadiOrchestra – Pietrasanta
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/0 Commenti/in La Versiliana - Marina di Pietrasanta Concerti / spettacoli Pietrasanta /da InversiliaNewNelle loro vene scorrono Argentina, Toscana, Sicilia…E persino un pizzico di Bosnia.
I loro cuori pulsano al ritmo delle clavi afroamericane, tra cumbia e son, MPB e tropicalismo…
Ma i loro sogni dell’adolescenza, pronti a tornare alla riscossa e ansiosi di raccontare il mondo, sono pieni di rock e psichedelia, canzoni d’autore e letteratura.
I SuRealistas sono una vera band, come quelle dei tempi che furono. Nessun leader: il loro simbolo non è una piramide ma un cerchio, capace di racchiudere più idee, più voci e più colori.
«La vita è l’arte dell’incontro», diceva Vinícius de Morães: così, al crocevia tra tanti sogni è nato il sogno dei SuRealistas, popolato di canzoni originali e al tempo stesso piene d’amore per la tradizione afro indoamericana.
Dopo due tour europei (Francia, Belgio, Olanda, Germania, Svizzera, Slovacchia, Slovenia e Ungheria), tre album di inediti (“SuRealistas”, “Canta” e “Ritmo Animal” ) e tre videoclip (“Canta”, “Vida mía” e “Perro Desobediente”), le priorità dei SuRealistas sono chiare: tenere gli occhi sempre aperti sul mondo e i piedi sempre pronti a danzare.
Questa è la chiave del loro realismo, ora magico e onirico, ora teatrale e nonsense, ove «Sur» non è solo Sudamerica ma anche sud del mondo e periferia, minoranza e diversità, una natura da preservare e un mondo che non sa bene dove andare.
Ogni loro concerto è un rituale catartico e un inno alla vita, al canto e alla danza che difficilmente dimenticherete.
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Line Up: Jeremías Cornejo: voce chitarra ukulele | Iacopo Schiavo voce chitarra | Joaquín Cornejo voce piano | Gianni Valenti sax percussioni | Mauro La Mancusa tromba percussioni | Matteo Bonti basso cori | Pietro Borsò batteria | Laura Falanga o Simone Padovani percussioni
Versiliana Festival | Controcorrente – Pietrasanta
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Gian Maria Volonté
e il racconto di un paese imperfetto
Di Mauro Monni Con Andrea Bruno Savelli, Mauro Monni Regia Andrea Bruno Savelli Produzione Fondazione Accademia dei Perseveranti
Gian Maria Volonté è stato considerato uno dei pilastri del cinema italiano sin dal suo debutto, avvenuto nei primi anni ’60. Un attore instancabile che nella sua lunga carriera ha regalato volto, voce e maestria ai personaggi di quasi 70 film, considerando anche quelli destinati alla televisione.
Un uomo ruvido, spigoloso, che ha svolto il suo mestiere di attore senza scorciatoie o parafulmini. Anzi, proprio per l’impegno civile che da sempre ha contraddistinto la sua figura, spesso ha pure subito ritorsioni e ostracismo da una parte di società che non vedeva con buon occhio i suoi atteggiamenti. Un attore amato dai registi, molto meno dai produttori.
Un uomo che si è sempre battuto in prima fila a favore delle classi sociali meno fortunate, che ha prestato il suo volto a favore della lotta di classe a fianco di lavoratori e studenti. Ed è proprio questo lato della personalità che rende ancor più importanti le sue rappresentazioni cinematografiche diventando presto l’uomo simbolo del cinema civile grazie al quale si potevano finalmente raccontare spaccati di società che fino a quel momento erano considerati tabù.
Con Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto di Elio Petri si raccontò degli abusi di potere perpetrati dalla polizia politica; La classe operaia va in paradiso fu un manifesto contro quelle dure regole del mondo del lavoro, senza diritti né dignità, che erano lo specchio di un’ Italia che stava cambiando sotto gli occhi di tutti; Sbatti il mostro in prima pagina di Bellocchio servì a far capire il potere immenso di giornali e televisione, intenti a scrivere e divulgare cose di comodo invece della verità. Per non parlare poi dei film inchiesta: Il caso Moro, Il caso Mattei, Giordano Bruno, Sacco e Vanzetti, I fratelli Cervi.
Lo spettacolo “CONTROCORRENTE, Gian Maria Volonté e il racconto di un paese imperfetto” vuole far rivivere tra immagini e racconto la vita e le opere di questo straordinario artista sviluppandone la carriera e i successi di pari passo alla realtà e agli avvenimenti di un paese travolto da scandali e stragi di Stato. Si rivivranno gli anni ’70 e ’80 quando anche fare politica significava rischiare di morire durante una manifestazione in piazza: la memoria di una nazione che, tra mille contraddizioni, è riuscita a sopravvivere.