Sulle tracce dei Liguri Apuani
Che Camaiore fosse un luogo ricco di storia è cosa ormai nota ai più: dal toponimo che, nella forma Campus Maior, ha antiche origini romane ai pellegrini che percorrevano la via Francigena, di cui abbiamo traccia ancora oggi nell’attuale Via IV Novembre, dalle mura che cingevano il centro alla badia di San Pietro, solo per citare alcuni esempi.
Però forse molti non sanno che la storia di Camaiore è legata anche al popolo dei Liguri- Apuani.
Chi erano i Liguri Apuani?
Quale modo migliore per scoprirlo se non seguendo i segni e le tracce che si trovano sul territorio?
Nella giornata del 19 agosto grazie all’evento “Nel segno dei Liguri Apuani” organizzato dal Gruppo Archeologico di Camaiore siamo diventati per un giorno archeologi e storici per conoscere queste antiche popolazioni che vivevano sulle nostre colline.
Guidati dall’esperto di storia locale Luca Santini insieme a un bel gruppo di 30 persone siamo partiti dalla piazza del paesino di Greppolungo per raggiungere la roccia dei Pennati. Dopo circa 50 minuti di cammino sul sentiero che dalla piazza sale a destra, lasciandosi alle spalle la chiesa, il campanile e la valle di Camaiore, raggiungiamo la roccia attraversando un ombreggiato bosco di faggi.
E qui inizia il nostro viaggio nel tempo sulle parole di Luca che, indicandoci le incisioni rupestri nella forma del “pennato” e di un cervo, ci racconta che questa roccia è stata scoperta qualche anno fa dal Gruppo Archeologico di Camaiore e rappresenta una delle tante testimonianze presenti sulla colline e sulle montagne apuane.
I Liguri Apuani erano un popolo che viveva in tribù in villaggi fortificati, i castellieri, spesso in posizione elevata in modo da poter controllare il territorio circostante e allo stesso tempo per essere protetti dai nemici. Le fonti storiche li descrivono come un popolo bellicoso e indomito e la fama di popolo invitto e irriducibile è dovuta anche alla difficoltà che ebbe l’efficiente esercito romano a sconfiggerli.
A conferma dell’accanita resistenza apuana citiamo le parole di Livio che li definiva «un nemico che pareva fatto apposta per mantenere nei Romani l’allenamento militare durante i periodi di intervallo fra le grandi guerre».
Nel 155 a.c. si conclusero le lotte tra Romani e Liguri Apuani con la vittoria dei Romani. Prima di quella data i Romani riuscirono a deportare migliaia di Apuani nel Sannio.
La roccia dei Pennati
La roccia dei Pennati è un grande masso calcareo con diverse incisioni raffiguranti i pennati e un cervo.
Si pensa che queste rocce e queste raffigurazioni fossero connesse a manifestazioni cultuali e religiose. Inoltre spesso le incisioni si trovano su rocce poste in posizioni dominanti, allineate con le vette delle montagne o con il moto solare a conferma dell’importanza e della funzione cultuale che dovevano avere.
Tra le raffigurazioni la più comune è quella del pennato. Si tratta di uno strumento imparentato con falcetti e roncole e caratterizzato da una breve impugnatura, una lama larga e lunga con la punta ricurva. I latini lo chiamavano Falx Arboraria, per i Liguri Apuani il pennato non era solo uno strumento o un’arma, ma anche un oggetto cultuale. Visto che Il dio dei boschi, il Dio Silvano, era raffigurato con un pennato in mano, probabilmente i Liguri Apuani lo incidevano sulla roccia, che di per sé era considerata sacra, come ex voto per ottenere delle grazie dalla Divinità o per segnare l’importante momento di passaggio, tra la fanciullezza e l’età adulta.
In Versilia è possibile seguire le tracce di questo popolo misterioso osservando il ripiano dei pennati del Monte Gabberi, la splendida “Roccia del Sole” in zona Piglionico, il “Masso delle Girandole” verso Puntato, la “cresta dell’Anguillara” verso il monte Sumbra ecc. Per saperne di più potete leggere nell’interessante articolo del Prof. Sani, scaricabile qui sotto cliccando su “scaricami”.
Infine se amate passeggiare, vi consigliamo altri itinerari con partenza da Greppolungo o da altre frazioni del comune di Camaiore.
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