Un trend di viaggio che negli ultimi anni ha assunto sempre più importanza è sicuramente l’enoturismo. Sono tanti, infatti, i viaggiatori che scelgono una meta piuttosto che un’altra per motivi legati al cibo e al vino e che vogliono scoprire di più su un territorio passando dai prodotti della sua terra, vino compreso.
La Versilia non è rimasta indietro sotto quest’aspetto e forse non tutti sanno che anche qui abbiamo una produzione di vino locale, meno conosciuto dei famosi DOCG, ma pur sempre ricco di storia. Basti pensare che anche Michelangelo Buonarroti, che nel Cinquecento soggiornò in Versilia per scegliere personalmente il marmo per le sue sculture, nei suoi carteggi faceva riferimento a un vino dal gusto fresco e sapido che era l’antenato dei vini più recenti prodotti nella zona.
Il vino prodotto in Versilia non ha ancora numeri da capogiro e produce bottiglie destinate soprattutto al mercato nazionale, ma questo non significa che non ci sia attenzione intorno a questo tema. La Versilia, infatti, fa parte della Strada del Vino e dell’Olio di Lucca, Montecarlo e Versilia, un territorio con una grande vocazione per i prodotti della terra.
La Strada del Vino e dell’Olio di Lucca, Montecarlo e Versilia è divisa in diverse sotto-aree, una delle quali è la Versilia e gli itinerari proposti hanno lo scopo di promuovere le produzioni locali di vini e olio d’oliva di quest’area unica e dalla forte personalità.
Il tratto che accomuna i vini della Versilia è che ogni bottiglia celebra l’incontro tra la terra e il mare, dove i sapori della campagna e del sottobosco si fondono alla sapidità degli aromi marini. I vitigni versiliesi spaziano in una gamma piuttosto vasta, tra vermentino nero e bianco e vitigni come lo Chardonnay, il Merlot e il Syrah importati dalle terre in cui i nostri antenati andarono a cercare fortuna, imitando poi le tecniche estere e introducendo nuove coltivazioni.
Una delle caratteristiche distintive dei vini della Versilia è l’aver saputo mescolare sapientemente vitigni locali con varietà di origine francese. Ad aiutare il processo, inoltre, bisogna considerare il clima mite, l’esposizione a mezzogiorno e la presenza di alte cime che proteggono le uve dalle temperature fredde del nord e che contribuiscono a creare vini con un alto contenuto di zuccheri e profumi intensi.
Fanno parte della Strada del Vino e dell’Olio di Lucca, Montecarlo e Versilia:
- Cantina Venturini
- Azienda Agricola Giardini Ripa di Versilia
- Azienda Agricola Tenuta Mariani
- Azienda Agricola L’Altra Donna
- Cantine Basile – Terre del Capitanato
Questo è il sito ufficiale della Strada del Vino e dell’Olio di Lucca, Montecarlo e Versilia: https://www.stradavinoeoliolucca.it/
In Versilia esiste anche l’Associazione viticoltori versiliesi nata con lo scopo di promuovere la conoscenza dei vini e dei vitigni tipici di questa terra, con produttori affiliati che vanno dall’entroterra viareggino fin quasi a Montignoso, passando per Vallecchia, Seravezza e Strettoia.
Fanno parte dell’Associazione viticoltori versiliesi:
- La Palatina – Montignoso: è la prima linea delle colline versiliesi, con terra rossa e roccia calcarea affiorante, la vegetazione di macchia mediterranea e boschi di lecci. Palatina rappresenta il confine con la zona di produzione del Candia dei Colli Apuani nel comune di Montignoso.
- Strettoia e Monte Ripa – Seravezza: qui ci sono ripide colline che discendono dal Monte Folgorito e scendono nel fiume Versilia. È il cuore storico dei vigneti versiliesi, con terreni acidi e scuri, vegetazione di macchia mediterranea e pineta. Qui i livelli di maturazione migliori per le uve si ottengono nei versanti completamente esposti a sudest – sudovest, in questa zona nascono le tipicità dello Strinato e del Monte di Ripa.
- I Vigneti del Mare: nella Tenuta Borbone, un tempo appartenuta alla nobile famiglia e oggi area protetta dell’Ente Parco Naturale di S. Rossore, Migliarino e Massaciuccoli, le viti maturano su terreni sabbiosi separate dal Mar Tirreno solamente dalla Pineta di Levante.
- Vallecchia – Pietrasanta La Colombetta: storicamente conosciuta come la zona vinicola del capitanato di Pietrasanta, l’antica vigna della Colombetta negli ultimi anni è stata recuperata con nuovi impianti selezionati tra i vitigni locali e internazionali. È caratterizzata dalla vegetazione di pineta e i terreni fertili esposti a sud.
- Castiglione: la zona collinare a ridosso del massiccio delle Alpi Apuane è coltivata con il metodo delle terrazze tipico della tradizione collinare toscana, i vitigni selezionati con cura crescono vicini agli olivi secolari della specie protetta IGP “Olivo Quercetano”.
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