Un mese intero di festa, una città che si anima e si colora, balconi addobbati di stelle filanti e maschere: Viareggio dà il meglio di se durante il Carnevale, l’evento più atteso dell’anno. In questo post abbiamo messo insieme tutte le cose che devi sapere per prepararti a questa manifestazione verace e gioiosa conosciuta a livello internazionale.
- Le origini del Carnevale di Viareggio
La prima sfilata in via Regia di quello che di lì in avanti sarà il Carnevale di Viareggio viene fatta coincidere con il giorno di Martedì Grasso del 1873. È con l’inizio del Novecento, però, che il Carnevale di Viareggio cresce fino a diventare quello che è oggi: prima fu trasferito sul lungomare, poi i costruttori cominciarono a realizzare opere sempre più laboriose, poi fu introdotta la musica a bordo dei carri, poi i movimenti ad animare i carri allegorici e così via, fino a ricoprire una rilevanza internazionale.
- Le date del Carnevale di Viareggio
Il carnevale non ha una data fissa perché ogni anno dipende da quando cade la Pasqua. Per calcolare l’inizio del tempo di Carnevale bisogna risalire alle 9 domeniche che precedono la domenica di Pasqua. Il culmine del periodo di Carnevale è tra giovedì e martedì grasso, che precede il mercoledì delle Ceneri, cioè l’inizio della Quaresima. A Viareggio, ogni edizione del Carnevale conta cinque corsi mascherati, nel 2020 saranno addirittura sei: tra sabati, domeniche e giovedì grasso, si arriva dopo quasi un mese di festeggiamenti fino all’ultimo corso nel giorno di martedì grasso.
- La canzone ufficiale del Carnevale di Viareggio
La canzone ufficiale della manifestazione s’intitola “Il Carnevale a Viareggio”, ma da tutti è conosciuta come “Sulla Coppa di Champagne”, di Sadun Maffei. Se volete partecipare al Carnevale di Viareggio sentendovi parte di questa lunga tradizione, dovete intonare almeno qualche parola di questa canzone:
“Salutiamo il Carnevale
Ch’è rumore, ch’è follia,
l’universa frenesia
che rinascere ci fa.
Carnevale è come un sogno
Di lussuria e di splendore,
passan facili le ore
nel suo sogno di beltà.
Musica, tango!
Maschere a rango.
Viva Viareggio
Viva il fox-trot.
Su la coppa di champagne
Non c’è più tristezza al mondo,
tracanniamo il vino biondo
alla gioia del Carneval.
[…]”
- La maschera ufficiale del Carnevale di Viareggio
Oltre a una canzone ufficiale, il Carnevale di Viareggio ha anche una maschera ufficiale, Burlamacco. Ideato nel 1930 dal pittore Uberto Bonetti, richiama nel nome il Buffalmacco del Decamerone e nelle vesti una somma di attributi delle varie maschere della Commedia dell’Arte. Ha un vestito a scacchi come Arlecchino, però dai colori bianchi e rossi come gli ombrelloni della spiaggia, ha il pompon di Pierrot e un copricapo simile a Rugantino, una gorgiera alla Capitan Spaventa e un mantello nero tipo Balanzone. È accompagnato da una ragazza solare di nome Ondina, simbolo dell’estate viareggina.
- La cartapesta, elemento imprescindibile del Carnevale di Viareggio
Sapevate che l’elemento principale di cui sono fatti i grandi carri allegorici e le mascherate è la cartapesta? Ogni anno si stima che siano utilizzati circa 5000kg di cartapesta per mettere in scena 9 carri grandi di prima categoria, 5 carri di seconda categoria, 9 mascherate in gruppo e 9 maschere isolate, che poi sarebbero le categorie in gara al Carnevale di Viareggio. La tecnica costruttiva a base di cartapesta – o meglio, carta a calco – fu ideata dal costruttore viareggino Antonio D’Arliano nel 1925. La cartapesta è carta di giornale riciclata unita a una colla fatta di acqua e farina, materiali leggeri che permettono di costruire grandi carri alti oltre 20 metri e larghi 12. Ovviamente non basta la materia prima: ci vuole grande maestria e creatività, capacità di modellare e colorare, fantasia per immaginare e poi trasformare in veri e propri spettacoli a cielo aperto giganti di cartapesta. I carristi a Viareggio sono considerati vere e proprie istituzioni, non solo abili artisti.
- La satira del Carnevale di Viareggio
La satira politica è uno dei temi preferiti dei carristi del Carnevale di Viareggio, tanto è vero che si dice che se sei un politico e non sei mai stato preso di mira da un carro di cartapesta significa che non sei poi così importante. Attraverso le opere degli anni passati è possibile avere un’idea degli avvenimenti politici che hanno fatto notizia e dei personaggi che hanno fatto più discutere. Il primo carro spiccatamente satirico fu quello di Silvano Avanzini, che nel 1960 raffigurò le caricature dei leader della scena internazionale del momento.
- La Cittadella e il Museo del Carnevale
Il Carnevale ricopre un ruolo così importante a Viareggio che ha un luogo dedicato alla creazione dei giganti di cartapesta: la Cittadella del Carnevale. Inaugurata il 15 dicembre 2001, la Cittadella del Carnevale è il più grande e importante centro italiano dedicato alle maschere. Situata nella zona nord della città, la Cittadella è composta di una piazza ellittica intorno alla quale sorgono i laboratori per i costruttori dei carri, gli hangar in cui vengono costruiti e conservati, due musei e un centro documentario storico. Durante l’estate questo spazio è utilizzato per mettere in scena spettacoli e concerti, mentre in inverno è dove vengono modellati i carri e le mascherate. Nel Museo del Carnevale troviamo un percorso multimediale guidato sulla storia del carnevale viareggino, tra modellini di carri allegorici, opere originali, cartoline che riproducono i manifesti ufficiali e la possibilità di allestire laboratori didattici.
- Feste, veglioni, rioni
L’amore dei viareggini per il proprio carnevale è viscerale e l’attesa del periodo di festa è vissuto come un conto alla rovescia durante il quale si pensa a come mascherarsi. Per questo il Carnevale di Viareggio non si conclude con le parate sul lungomare, ma continua in una moltiplicazione di eventi che vanno dalle feste rionali ai veglioni. Le feste rionali o semplicemente rioni vanno avanti dal venerdì notte alla domenica e prevedono palchi con la musica dal vivo e dj, gruppi musicali con un repertorio legato al carnevale, cibo locale da consumare su tavolate in compagnia di tanti amici. È durante queste serate che si ha un’idea di quanto sia vissuto intensamente il Carnevale dagli abitanti della città.
- Carnevale di Viareggio nel mondo
Una missione del Carnevale di Viareggio è farsi conoscere sempre più in giro per il mondo. Da Macao a Singapore, dal Nicaragua al Venezuela, dall’Australia agli USA, pezzi unici dei carri del nostro carnevale sono volati ai quattro angoli della Terra per allietare un pubblico sempre maggiore di persone. L’arte del Carnevale di Viareggio è arrivata anche in Groenlandia con la realizzazione di un grande orso polare in cartapesta per lanciare un messaggio di allarme contro lo scioglimento dei ghiacciai.
- Numeri del Carnevale di Viareggio
Tutta la città di Viareggio ruota intorno al Carnevale e ognuno conosce qualcuno che fa i carri o che impara le scenografie in maschera, che cuce i vestiti o che mantiene viva la tradizione delle feste rionali. I numeri del Carnevale danno l’idea di quanto sia importante questo mondo: per ogni edizione, che conta 5 corsi mascherati (quest’anno addirittura sei!), si parla di 27.000 abbonati e 600.000 spettatori, 25 imprese artigiane e circa 200 maestranze nella lavorazione dei carri più 150 addetti ai movimenti e 100 portatori di maschere.
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